la ceramica

Cliccando sulle icone quadrate a lato dei paragrafi seguenti si possono visualizzare alcuni esempi dei miei lavori di restauro.

Ceramica deriva dal greco κέραμος, che significa argilla. Con questo termine si indica tutto ciò che viene modellato con un impasto di argilla e acqua e successivamente sottoposto a cottura.
Più tecnicamente si definisce ceramica qualsiasi manufatto composto di materia solida inorganica foggiato a freddo e consolidato in modo irreversibile a caldo.
Le sostanze che compongono questo materiale possono quindi essere le più diverse, partendo da tempi molto antichi. La classificazione è determinata in base agli impasti che possono essere porosi o compatti, bianchi o colorati.
Ceramiche porose, che risultano essere anche più tenere e opache, sono le terrecotte, le maioliche, le faenze invetriate e le terraglie. Tra queste, le prime tre presentano corpo colorato, mentre le terraglie hanno corpo bianco.
Nelle ceramiche a corpo compatto ci sono le porcellane e il gres.
L'arte ceramica ha origini antichissime: nel Vicino Oriente, la fabbricazione di contenitori destinati a contenere le risorse alimentari risale a circa 7/8000 anni fa. Non esiste cultura o paese che non abbia avuto oggetti in questo materiale, che si presenta fragile, ma non deperibile come il cuoio o il tessuto.
Anche l'origine del restauro della ceramica va posta in epoca molto antica, quando l'oggetto si rompeva e si doveva provvedere al recupero della sua funzione, sia che fosse d'uso, con "bendature" o "cuciture", sia che fosse estetica, con metodi quindi diversi a seconda della finalità e del tipo di materiale.

le terrecotte

Pelike :: Bhairava :: Bambino Gesù

testa thailandese

La terracotta è costituita da argilla comune più o meno depurata che viene cotta una volta sola a una temperatura variabile tra gli 800 e i 1000°C.
In figura: testa femminile in terracotta grezza, modellata e graffita, Thailandia. su

le maioliche

Piatto di Lodi :: Piatto di Savona :: Vaso di Caltagirone, '600

frammento di piatto di Angarano

Si intende per maiolica una terracotta rivestita da uno smalto bianco e coprente che non penetra nel corpo poroso della terracotta (vedi figura, rappresentante un frammento di un piatto di Angarano). Questo smalto rimane quindi più sollecitato agli sbalzi di temperatura e può determinare col tempo un effetto definito Craquelure, cioè delle cavillature sulla superficie. Sia lo smalto che la decorazione soprastante vengono fissati in seconda cottura. Le cavillature possono diventare una utile indicazione per la datazione dell'oggetto.su

le faenze invetriate

orciolo invetriato

orciuoletto medioevale

Nelle faenze invetriate l'impasto è rivestito da una vernice piombica, detta cristallina o vetrina, che diventa trasparente in seconda cottura. Questa cristallina è spesso colorata in verde o in bruno. La temperatura di cottura è intorno ai 900°.
In figura: orciuoletto medioevale. Questo tipo di invetriatura ha lo scopo di rendere impermeabile l'oggetto rivestito e risale ad epoca tardo-romana.su

le terraglie

Vaso Liberty con bambù :: Gruppo con Amorini, Capodimonte

Le terraglie sono terrecotte porose con impasto calcareo di colore bianco. Non necessitano quindi dello smalto bianco di copertura. Sono relativamente recenti: risalgono infatti alla metà del XVIII Secolo. su

le porcellane

Damina Viennese :: Vaso Imari :: Pastorale Sassonia

damina viennese

La porcellana ha un impasto bianco, compatto e traslucido con una durezza molto elevata. Sia la porcellana europea che quella orientale sono formate da un impasto di caolino, feldspati e quarzo in quantità variabile; lucentezza e compattezza sono maggiori rispetto alla maiolica. Anche la cottura avviene a una temperatura molto più elevata.
Le porcellane si dividono in porcellane dure e porcellane tenere, con impasti di differenti composizioni. La temperatura di cottura può raggiungere temperature elevatissime, da 1200 a 1400°C.

Pasta dura: La porcellana dura è composta di caolino, feldspati e quarzo, cuoce a 1450° e può essere definita come la vera porcellana. Gli artigiani cinesi custodirono gelosamente il segreto della porcellana a pasta dura per molti secoli e quasi tutta la porcellana cinese rientra in questa categoria.
Fu solo all inizio del '700, dopo quasi due secoli di ricerche alchemiche, che la fabbrica tedesca di Meissen cominciò a produrre una buona porcellana dura cercandodi celare il segreto come avevano fatto i Cinesi. Ma in breve "l'arcano della porcellana" venne svelato e la produzione di porcellana si diffuse ben presto in tutta Europa.
A Venezia il caolino per produrre la porcellana dura veniva importato illegalmente dalla Sassonia. L'oggetto veniva cotto una prima volta; successivamente, ricoperto dello stesso materiale molto più liquido detto coperta, veniva sottoposto a una seconda cottura.

Pasta tenera: la porcellana a pasta tenera è costituita dallo stesso impasto di quella dura, ma con una dimimuzione della percentuale di caolino e un aumento di fondenti feldspatici, per cui viene cotta a una temperatura molto più bassa di quella richiesta per quella dura. Viene inoltre ricoperta da un rivestimento vetroso detto fritta. Questo tipo di porcellana nacque in Francia, dove le cave di caolino sono rare.

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il gres

Il gres è un impasto di argilla feldspatica colorata che cuoce a una temperatura elevata variabile dai 1200 ai 1400°C. È opaco ed impermeabile. su